La
Sinistra dimostra di non avere una cultura e la necessaria competenza per le
riforme importanti del Paese. Il Centro-destra, come ormai ci ha abituati, sonnecchia
e si distrae con altri problemi... E intanto la demagogia regna sovrana, mentre
l'economia va al macero e la disoccupazione avanza irrefrenabile. È come se la
politica non avesse consapevolezza di una realtà troppo distante dalla sua
miope visione della realtà. Poche mosse strategiche dovrebbero essere attuate
per questa emergenza senza precedenti:
1.
La riforma della Giustizia;
2.
Quella della Finanza.
RIFORMA
DELLA GIUSTIZIA
Non
vi può essere nessuna riforma se prima non ci si impegna ad una sostanziale
riforma della GIUSTIZIA (a tutela dei consumatori e dell'impresa). Bisogna
partire dall'università (formazione degli studenti di giurisprudenza) e
passando dai concorsi in magistratura. Occorre che ci sia la responsabilità
civile dei giudici e una certa garanzia sulla terzietà della magistratura e
revisione dei Codici e degli iter processuali. È indispensabile garantire
alla nazione la certezza del Diritto, con una magistratura più snella, veloce
ed incisiva. Udienze risolute, riducendo drasticamente quei rinvii che
allungano inesorabilmente le cause di lavoro. Basta con questa giustizia che
non offre risposte giuste, tempestive e congrue. È indispensabile garantire una
profonda riforma della magistratura e una selezione dei giudici a garanzia delle
terzietà di alcuni, palesemente impegnati ad intermittenza nelle fila delle
politica.
RIFORMA
DEL FISCO
Fisco usuraio |
Abrogazione
di tutte le leggi fiscali in atto e attuazione di una immediata riforma
finanziaria più facile e burocraticamente meno ingarbugliata di sempre. Come in
qualsiasi azienda, è bene che il bilancio del Paese possa essere pianificato a
priori sulla carta di ogni impresa e di ogni famiglia, con il calcolo della
differenza fra entrate e uscite. Per fare questo è indispensabile che il Fisco
venga diviso in scaglioni (per reddito prodotto) in modo che ognuno possa
pagare un fisso annuo, più o meno congruo alla sua attività e quindi al suo
reddito. Basta con i mille balzelli e la miriadi di leggi e decreti che
strangolano l'impresa con adempimenti e costi aggiuntivi. Non è possibile fare
impresa se non si conosce esattamente quelle che sono le uscite da
programmare!Pagare un FISSO/Anno, in modo che sarà più facile stabilire chi
paga e chi non paga le tasse! Questa dovrebbe essere la soluzione più immediata
e risolutiva. Non ci vogliono i Prof della Bocconi, ma il buon senso che un
bravo imprenditore e un bravo amministratore di famiglia mette in atto
quotidianamente!
IL
PROGETTO EUROPEO È FALLITO
Bisogna
uscire dall'EUROPA, perché un sistema disomogeneo come quello che conosciamo, è
utile solo alla speculazioni delle banche tedesche e francesi. Il sistema
europa, così com'è strutturato e governato, è un fallimento su ogni fronte! Per
il suo potenziale e la sua collocazione strategica, l'Italia può fare a meno di
questo complotto finanziario disorganizzato. I sistemi economici, politici e
finanziari di ogni paese europeo sono fin troppo antitetici fra loro. Non ci
può essere sistema fra le economie di ogni singolo stato europeo. È demagogico
pensare che si possa gestire una comunità di stati senza un governo centrale,
una economia omogenea e senza che ogni paese abbia risolto i suoi problemi di
natura endemica. Ricominciare la ricostruzione senza fardelli.
Massimo Manfregola
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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